Alleanza delle Cooperative Italiane - Filiera del rifiuto tessile

Da circa 30 anni le Cooperative Sociali Italiane operano nella raccolta degli indumenti usati senza scopo di lucro e offrendo importanti opportunità di inserimento lavorativo a soggetti svantaggiati.

Negli anni si sono sempre più qualificate e hanno assunto una dimensione industriale attraverso:

- l'ottenimento di certificazioni ISO

- l'adeguamento ad articolati dettami normativi

- la partecipazione a gare d'appalto

- la formazione sempre più specifica per i propri lavoratori

- la commercializzazione sia al fettaglio sia all'ingrosso

- l'avviamento di collaborazioni a livello transnazionale.

Il pacchetto di Direttive Europee sull'Economia Circolare prevede che ogni stato membro entro il 1 gennaio 2025 debba istituire la raccolta differenziata dei rifiuti tessili.

Il legislatore italiano ha anticipato tale obbligo al 1 gennaio 2022.

Si tratta di un importantissimo cambio di passo e le Cooperative Sociali intendono farsi trovare pronte.

A questo scopo è stato costituito un Gruppo di Lavoro nell'ambito dell'Allenaza delle Cooperative Italiane Sociali affinchè il legislatore e gli Enti regolatori tengano in considerazione il punto di vista di chi opera nel settore senza scopo di lucro sostenendone la continuità operativa che rischia di essere messa a repentaglio da un prematuro avvio delle raccolte differenziate senza che si siano coordianti i diversi sistemi ERP a livello europeo.

Gli interrogativi su come si intenderà affrontare uno scenario che porterà a grandissimi quantità di rifiuto da raccogliere e sottoporre a trattamento, sono molteplici, ma la Cooperazione Sociale è convinta che si potranno generare ulteriori opportunità di lavoro e di solidarietà nei confronti delle fasce più deboli.

Città Solare opera in questo settore fin dal 1997 e fin dal suo esordio ha sempre accolto le nuove sfide ad oggi è più che mai pronta al cambio di passo.

In più di vent'anni di attività Città Solare ha:

- contribuito a ridurre la quantità di rifiuto secco non riciclabile;

- raccolto 15.000 tonnellate comportando un risparmio della tassa ambientale pari a 3.000.000€;

- impiegato lavoratori in situazione di svantaggio, assunti regolarmente e nel rispetto del ccnl di settore;

- assunto 54 dipendenti svantaggiati e avviato 58 percorsi di tirocinio in favore di persone in situazione di grave marginalità;

- contribuito al fondo straordinario di solidarietà;

- introdotto dal 2016 Città Solare l'utilizzo dei cassonetti di 1° generazione con porta girevole antintrusione che elimina il degrado causato dai furti.

La cooperativa, inoltre, utilizza la rete Conau: la maggior parte degli indumenti usati viene venduta ad operatori che aderiscono al Consorzio Nazionale Abiti e Vestiti Usati, che garantisce trasparenza ed eticità nel processo di raccolta, vendita e riciclo degli abiti.

 

 

09 Nov 2021
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